
La
regolarità strutturale nella progettazione di edifici in zona sismica
Guidelines
on structural regularity
Stralcio
EC8:
PERFORMANCE
REQUIREMENTS AND COMPLIANCE CRITERIA
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Regolarità
strutturale: ovvio, scontato … o forse no?
Uno degli
aspetti che richiede particolare attenzione nella progettazione di edifici
antisismici è quello della regolarità della struttura. Questo concetto
si ritrova in tutti i libri di Ingegneria sismica e, in misura maggiore o
minore, in tutte le normative sismiche. Ma quando si passa dall’idea
generale e astratta di “edificio regolare” alle situazioni concrete
degli edifici reali cominciano i guai. Che cosa vuol dire regolarità?
Quello che sembrava un semplice concetto di base si frantuma in tante
situazioni particolari, l’una diversa dall’altra. E si comincia a
pensare che l’idea di regolarità è più complicata di quello che
sembrava. O, meglio, che la regolarità ha in se tanti aspetti diversi.
Mi
piacerebbe aprire in questa sede un dibattito sul significato di regolarità
strutturale e sulle ricadute concrete di questo concetto sulla
progettazione antisismica. Per farlo, propongo tre documenti (uno in
italiano, gli altri due in inglese).
Il
primo è un mio articolo sulla regolarità, scritto alcuni anni fa ma
che mi sembra ancora attuale.
Il
secondo è un documento di studio, preparato dal mio gruppo di ricerca
in seguito ad un recentissimo workshop internazionale su tale argomento.
Esso ha l’obiettivo di creare un dibattito tra gli specialisti del
settore, così da arrivare a delle linee guida valide per chi progetta ma
anche per chi scrive le norme.
Il
terzo è costituito dai capitolo 2, 3 e 4 della nuova versione della
norma sismica europea, Eurocodice 8, datata maggio 2002. Questi capitoli
affrontano le problematiche di base della progettazione, incluso
l’aspetto della regolarità (anche se in modo che io non condivido
molto).
Invito
quindi tutti coloro che sono interessati all’argomento – sia liberi
professionisti che ricercatori – a preparare ed inviarci brevi testi da
pubblicare (orientativamente una o due pagine, ma eventualmente anche più
lunghi) che esprimano la loro opinione sull’argomento.
Aurelio
Ghersi
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